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L'organo di Domenico Antonio Fedeli a Castelvecchio

L’organo nella Chiesa di San Giovanni Battista a Castelvecchio di Preci è da attribuirsi a Domenico Antonio Fedeli, appartenente alla nota famiglia di organari marchigiani originari della Rocchetta di Camerino (MC).

La paternità e la datazione dello strumento non sono documentate ma confermate dalla fattura di molti elementi decorativi caratteristici, come tra l’altro i modiglioni sagomati che delimitano la tastiera, i frontalini decorati a chiocciola, la tipologia del somiere, il tipo di grafia incisa sulle canne che è identica agli strumenti da lui datati e firmati.

Rispetto a Raffaele Fedeli, il costruttore dell'organo nella vicina frazione di Abeto, Domenico Antonio non predilige la spezzatura dei registri.

Significative e peculiari sono le caratteristiche storiche e tecniche ed in particolar modo sono importanti le condizioni di integrità delle canne di metallo che attentamente considerate, conferiscono allo strumento uno straordinario valore documentario ed artistico.

Le più importanti a carattere costruttivo sono:

  • organo storico interamente a trasmissione meccanica di piccole dimensioni (simile a quelle dei “positivi”), impostato sulle file di un piccolo Ripieno all’italiana ed un solo registro concertante di Voce Umana, pedaliera sempre fissa e priva di registri reali;
  • ubicazione dell’organo in cantoria, racchiuso in una preziosa cassa lignea con capitelli intagliati, meccata per gli elementi decorativi, dipinta a tempera e laccata secondo la Scuola di metà Settecento. Cantoria lignea coeva e omogenea con blasone gentilizio raffigurato a mecca al centro del parapetto;
  • facciata di 23 canne in stagno fine, appartenenti al Principale dal Do2 e distribuite in unica campata a cuspide con ali. Labbri superiori a mitria con punto a sbalzo, bocche allineate (conservata per intero);
  • la tastiera originale di 45 tasti (Do1-Do5, con prima ottava corta), in bosso, finemente lavorata; pedaliera (mancante) scavezza a leggio di 9 tasti corti (dal Do1 al Do2), costantemente unita alla tastiera tramite cordicelle o tradizionali fettucce di canapa;
  • registri a tiranti con pomelli di legno di bosso elegantemente torniti, disposti su due colonne alla destra della tastiera; cartellini manoscritti a china originali sulla tavola dei registri incollati.

 

Disposizione fonica (originale)

Principale di 8’
Ottava di 4’
XV di 2’
XIX di 1, 1/3
XXII di 1’
XXVI
XXIX
Voce umana (S. 8’)

Tiratutti (dalla XV, “alla Veneta” a manovella)

Vigesima Sesta e Nona, file di Ripieno aggiunte intorno alla metà dell’800.
Voce Umana
dal 3° Do (accordata crescente).

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